Come si costruisce la biopolitica che porta allo sterminio
Novecento «L’impero della distruzione. Una storia dell’uccisione di massa nazista» di Alex J. Kay, pubblicato da Einaudi. Nella Germania degli anni Venti è cresciuto l’assenso alla violenza poi messa in atto dal Terzo Reich. La «rigenerazione» di una comunità etnorazzista è passata per la lotta contro la promiscuità tra gruppi. Dopo il 1918, l’idea di cancellare l’«onta» subita in guerra e le perdite di territorio rappresenta un esorcismo collettivo verso il panico da smembramento della società tedesca. Il vero problema non è il nudo nesso tra potere e violenza bensì il tema della consensualità che si accompagna ai fenomeni di degrado dell’etica pubblica
Novecento «L’impero della distruzione. Una storia dell’uccisione di massa nazista» di Alex J. Kay, pubblicato da Einaudi. Nella Germania degli anni Venti è cresciuto l’assenso alla violenza poi messa in atto dal Terzo Reich. La «rigenerazione» di una comunità etnorazzista è passata per la lotta contro la promiscuità tra gruppi. Dopo il 1918, l’idea di cancellare l’«onta» subita in guerra e le perdite di territorio rappresenta un esorcismo collettivo verso il panico da smembramento della società tedesca. Il vero problema non è il nudo nesso tra potere e violenza bensì il tema della consensualità che si accompagna ai fenomeni di degrado dell’etica pubblica