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Come usare al peggio i soldi del Pnrr, l’esempio degli asili nido
Le grandi città al voto tra dissesto finanziario e cattivo uso delle risorse europee. Si privilegiano le filiere del nord e si acuisce il divario con i comuni del sud
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Le grandi città al voto tra dissesto finanziario e cattivo uso delle risorse europee. Si privilegiano le filiere del nord e si acuisce il divario con i comuni del sud
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 5 agosto 2021
Il 3 e 4 ottobre si voterà in 1347 comuni, tra cui grandi città come Roma, Napoli, Torino, Milano, Bologna. Intanto, importanti città del Sud sono in pre-dissesto finanziario, praticamente sull’orlo del default. Parliamo di Napoli, Reggio Calabria, Messina, Palermo. E’ una situazione che accomuna centinaia di comuni, anche del Centro-Nord. La pandemia e la recessione hanno fatto crollare le entrate locali, solo in parte compensate dagli aiuti dello Stato. In verità la precarietà della finanza locale risale a ben prima della pandemia. Fin dai primi anni del duemila, i governi hanno scaricato sulle autonomie locali il peso dei tagli...