Economia

Commissione Ue: le incognite della ripresa italiana nell’economia post-pandemica

Commissione Ue: le incognite della ripresa italiana nell’economia post-pandemicaIl vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e il commissario all'economia Paolo Gentiloni – Ap

Nelle raccomandazioni di primavera Bruxelles parla di squilibri macroeconomici dovuti ai maxi debito e deficit, parla di crollo dell'occupazione e conferma lo stop al patto di stabilità fino alla fine del 2022. Ma sulle nuove regole è mistero, le trattative tra i governi sono in alto mare. Al governo Draghi è chiesto di limitare la spesa corrente e si spera negli effetti degli investimenti nei prossimi anni. Dell'oggi non c'è certezza: la crisi sociale rischia di dilagare

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 3 giugno 2021
Crollo dell’occupazione sotto una media già bassa ; una crescita della produttività «molto fiacca»; i crediti deteriorati nella pancia delle banche, eredità della crisi finanziaria precedente. C’è poi il debito pubblico record al 160% del Pil da ridurre con gli investimenti del «Recovery» che dovrebbe migliorare la «crescita potenziale», un complicato indicatore della crescita senza inflazione che cambia nel tempo e produce polemiche esoteriche tra i governi e la Commissione Europea. E poi c’è il maxi-deficit del 9,5% nel 2020 creato dalla pioggia di ristori e decreti dalla pandemia. Andrà ridotto, ma senza bloccare gli investimenti pubblici e la spesa...

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