Cultura
Comporre, un gesto naturale
Roman Vlad Addio al musicista nato a Czernowitz nel 1919. Dalla cantata «Le ciel est vide», tutte le sue opere portano traccia di sogni e suggestioni derivati dalla poesia e dalla storia
La foto di Roman Vlad che compare sulla copertina della sua autobiografia, «Vivere la musica, a cura di Vittorio Bonolis E Silvia Cappellini, Einaudi
Roman Vlad Addio al musicista nato a Czernowitz nel 1919. Dalla cantata «Le ciel est vide», tutte le sue opere portano traccia di sogni e suggestioni derivati dalla poesia e dalla storia
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 24 settembre 2013
Roman Vlad era un conversatore impareggiabile; sapeva che il racconto dei suoi primi anni di vita – era nato il 29 dicembre 1919 a Czernowitz in Bucovina – suscitava grande interesse e così lo ripeteva volentieri a quelli che, attratti dalla lieve sfumatura esotica del suo accento, glielo chiedevano. «Sono nato, per così dire, sulla terra di nessuno, giacché i trattati di pace siglati a Parigi, ancora non avevano definito l’assegnazione della Bucovina alla Romania». Il racconto lo ascoltai a più riprese negli anni della nostra amicizia e ogni volta si arricchiva di un dettaglio prezioso. «Ho conosciuto Paul Antschel...