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Con il ddl sicurezza il codice penale fa un salto nel passato
Ddl sicurezza Si rischia il ritorno a una condizione dei rapporti tra Stato e individui che ci eravamo illusi di avere archiviato. Alcune nuove delle disposizioni sono campanelli d’allarme
Ad una manifestazione di Extintion Rebellion a Roma foto LaPresse
Ddl sicurezza Si rischia il ritorno a una condizione dei rapporti tra Stato e individui che ci eravamo illusi di avere archiviato. Alcune nuove delle disposizioni sono campanelli d’allarme
Pubblicato 20 giorni faEdizione del 1 novembre 2024
L’espressione “fascista”, riferita a riforme e altre iniziative della maggioranza al governo, dovrebbe essere utilizzata con cautela, non foss’altro perché si tratta pur sempre (per ora) di provvedimenti adottati nella cornice di uno stato democratico di diritto. Non è così per il codice penale. Entrato in vigore nel cuore del ventennio, il codice che porta la firma del ministro Alfredo Rocco riflette ancora alcune caratteristiche tipiche di un regime autoritario: pene detentive estremamente severe, misure di sicurezza, reati di opinione, forme di responsabilità oggettiva e via dicendo. La sopravvivenza del codice Rocco alla caduta del fascismo e all’avvento della Costituzione...