Europa
«Con il ricorso contro la Statuto catalano il Pp ha ucciso la costituzione»
Sul fronte del Sì - intervista al ministro del govern Puigdemont, Toni Comín «Non abbiamo commesso illegalità; il governo centrale sì, con la sua repressione che ha fatto saltare lo stato di diritto. Noi abbiamo solo tradotto la volontà cittadina in un processo istituzionale»
Barcellona, manifestazione per l'indipendenza; sotto il ministro catalano Toni Comín – LaPresse e Massimiliano Minocri
Sul fronte del Sì - intervista al ministro del govern Puigdemont, Toni Comín «Non abbiamo commesso illegalità; il governo centrale sì, con la sua repressione che ha fatto saltare lo stato di diritto. Noi abbiamo solo tradotto la volontà cittadina in un processo istituzionale»
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 1 ottobre 2017
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
Si definisce «orfano politico del Pci», «l’unico ministro comunista», catalanista e indipendentista. Per il conseller (o ministro) della sanità Toni Comín, di Esquerra Republicana, il Tribunale costituzionale (Tc) è illegittimo e non è vero che la sua maggioranza parlamentare ha schiacciato i diritti dell’opposizione. Dichiaratamente omosessuale, con figlia, difende con orgoglio le politiche sociali e Lgbt-friendly del suo mandato. Che cosa si sta celebrando esattamente oggi? Un referendum, come previsto dalla legge approvata dal Parlament catalano, con tutti gli ostacoli e le difficoltà logistiche che ci sta mettendo il governo spagnolo. Noi lavoriamo per superarli perché abbiamo l’obbligo di...