Scuola

Con la riforma Renzi la scuola va al mercato

Affari privati Il preside manager dissolve, per ora simbolicamente, la natura pubblica, egualitaria della formazione. E nasconde la mancanza di fondi con la distribuzione di qualche mancia

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 18 marzo 2015
Non sono state certo poche le critiche mosse al ddl sulla scuola approvato dal Consiglio dei ministri il 12 marzo scorso, anche da parte di commentatori pronti ad accogliere con favore le “riforme” del governo. Merita tuttavia qualche ulteriore considerazione l’innovazione più singolare del progetto governativo: la chiamata diretta dei docenti da parte del preside-manager, cui si attribuisce anche la gestione di premi e incentivi ( vere e proprie briciole per pochissimi) da elargire ai professori più meritevoli. È fin troppo evidente che tanta discrezionalità nelle mani di un capo, sia pure accompagnato da una “squadra” di docenti, darebbe luogo...

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