Politica
Con la scusa del virus il governo dichiara l’Italia «porto non sicuro»
Mediterraneo Quattro ministri firmano un nuovo decreto contro le Ong. Maggioranza spaccata, venti deputati e senatori si oppongono
Il salvataggio dell’ong tedesca Sea Eye – Cedric Fettouch/Sea-Eye
Mediterraneo Quattro ministri firmano un nuovo decreto contro le Ong. Maggioranza spaccata, venti deputati e senatori si oppongono
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 aprile 2020
Il governo italiano ha stabilito che i suoi porti non sono «sicuri». Si tratta di una decisione senza precedenti che ha l’obiettivo di impedire fino al 31 luglio prossimo lo sbarco dei migranti salvati dalle Ong straniere. Anzi, dalla Ong. Al momento, infatti, nel Mediterraneo centrale è attiva solo l’imbarcazione Alan Kurdi, dell’organizzazione non governativa tedesca Sea-Eye. Lunedì scorso ha tratto in salvo 150 persone che rischiavano di annegare. «È assurdo non considerare sicuri i porti italiani ma ritenere che lo siano quelli libici», afferma Sophie Weidenhiller, portavoce di Sea-Eye. IL DECRETO non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale,...