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Con Lotito il pacchetto Dazn è servito

Con Lotito il pacchetto Dazn è servito

Calcio La licenza sui diritti televisivi sulla Serie A da tre a cinque anni. Una mano di vernice su quanto disposto dalla Legge Melandri e un bel regalo di Natale per il colosso dello streaming

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 6 dicembre 2022

Una proroga di due anni. La licenza sui diritti televisivi sulla Serie A da tre a cinque anni. Una mano di vernice su quanto disposto dalla Legge Melandri e un bel regalo di Natale per Dazn. Meno vincoli, maggiori capacità di attirare investitori: è la motivazione che trova concordi tutte le voci del calcio italiano per andare oltre la Melandri e su questo si lavora in Senato: due proposte identiche di modifica al decreto Aiuti quater sono state presentate appunto a Palazzo Madama per allungare la durata dei contratti di licenza per i diritti tv. Il primo testo è arrivato da Forza Italia, da un terzetto di colleghi in cui ovviamente si fa notare la presenza di Claudio Lotito, presidente della Lazio prima ancora che senatore di Forza Italia e accanito sponsor negli anni passati nel passaggio da Sky a Dazn per la licenza dei diritti tv del massimo campionato. Lotito e i due senatori di Forza Italia sono stati imitati dal senatore Daniele Manca del partito democratico.

Con l’approvazione della proroga, Dazn avrebbe la licenza sui diritti di Serie A fino al 2025/2026 alle stesse condizioni contrattuali stipulate due anni fa, ovvero per 840 milioni di euro annui.

IL TEMA della durata dei contratti relativi alla cessione dei diritti tv è al centro delle discussioni delle istituzioni del pallone. Una questione che interessa ovviamente parecchio i presidenti dei club di Serie A, sempre alla ricerca di liquidità per la gestione delle società. Recentemente a Il Sole 24 ore l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, aveva definito essenziale l’allungamento dell’esclusiva per “permettere agli operatori di programmare il loro investimento”. Con l’approvazione della proroga, Dazn avrebbe la licenza sui diritti di Serie A fino al 2025/2026 alle stesse condizioni contrattuali stipulate due anni fa, ovvero per 840 milioni di euro annui.

URBANO CAIRO, il numero uno di Rcs e presidente del Torino, si è detto d’accordo con Lotito (i rapporti tra i due sono tesi da anni), perché così il broadcaster di turno avrebbe tempo per programmare gli investimenti. Sono d’accordo anche Lega, Figc.  Il pacchetto è preparato, serve solo il nullaosta dal Parlamento.Insomma, per Lotito, se passasse al Senato la proroga sui diritti tv, ora ci sarebbe solo da porre la ciliegina sulla torta. Come? Al patron della Lazio si deve infatti anche la più che probabile vittoria dei club di A sul pagamento delle tasse arretrate: sempre nel decreto Aiuti quater è spuntato l’emendamento per il rinvio delle scadenze fiscali (già bocciato dal Governo), si tratta di 500 milioni di euro che andranno pagati a rate, in cinque anni.

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