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Con Lula una seconda opportunità per il Brasile e per l’America latina
Oltreoceano La sentenza del giudice Moro era la riscossa contro chi aveva iniziato la «marea rosa» dei governi progressisti del Continente aprendo così la strada al negazionista Bolsonaro
Luiz Inácio Lula da Silva – Ap
Oltreoceano La sentenza del giudice Moro era la riscossa contro chi aveva iniziato la «marea rosa» dei governi progressisti del Continente aprendo così la strada al negazionista Bolsonaro
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 11 marzo 2021
Quando nell’aprile del 2018 il giudice Sergio Moro condannò al carcere Lula da Silva, lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosas lo esaltò dalle colonne del giornale spagnolo El País come «un modello (di giudice) esemplare per il resto del pianeta». Poco importavano le denunce di grossolane violazioni commesse nel processo per eliminare dalla scena politica l’ex presidente brasiliano: la dichiarazione del «gran difensore» della democrazia e del neoliberismo latinoamericano (ma non dello Stato di diritto) furono riprese da decine e decine di giornali del subcontinente. Era la riscossa contro il politico che, nel gigante dell’America latina, aveva dato inizio alla...