Alias
Con Samuel Fuller delinea le mappe visibili dell’orrore
Documentari, Emil Weiss Quello che colpisce nella filmografia di Emil Weiss è l’integrità progettuale. Nella sua carriera il documentarista francese classe 1947 non ha mai smesso di interrogare testimoni, sopravvissuti e studiosi ma […]
Documentari, Emil Weiss Quello che colpisce nella filmografia di Emil Weiss è l’integrità progettuale. Nella sua carriera il documentarista francese classe 1947 non ha mai smesso di interrogare testimoni, sopravvissuti e studiosi ma […]
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 25 gennaio 2014
Quello che colpisce nella filmografia di Emil Weiss è l’integrità progettuale. Nella sua carriera il documentarista francese classe 1947 non ha mai smesso di interrogare testimoni, sopravvissuti e studiosi ma anche cineasti per ridisegnare la mappa della follia nazista, lontano dalle sirene dei circuiti turistici e festivalieri. Lo abbiamo incontrato nel corso della presentazione del suo sconvolgente esordio Falkenau, vision de l’impossible (1988) al museo della Fabbrica di Oskar Schindler a Cracovia dove Weiss si era recato per realizzare delle riprese aeree dai siti di Auschwitz e Birkenau: spazi diventati ormai dei musei a cielo aperto dal percorso turistico predefinito....