Visioni

Con Terra Mia un terremoto musicale contro la tradizione

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Nero a metà La rivoluzione socialista della canzone napoletana passa per i primi dischi di Pino Daniele e si conclude con Ferry Boat nel 1985. Poi tanto mestiere e una svolta (troppo) pop ma da milioni di copie vendute nei '90

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 gennaio 2015
Napoli è il Teatro San Carlo e il Conservatorio San Pietro a Majella. Da questi luoghi sacri era nata la canzone non del popolo ma della borghesia, quella che vide in Roberto Murolo l’ultimo vero cantore e compositore. Il tentativo di Renato Carosone e in parte dello stesso Murolo, di dare nuova linfa alla melodia napoletana, fallì ben prima della scomparsa dei due autori. Pertanto quando nel 1977 arrivò un album come Terra mia, il terremoto fu anticipato di tre anni e le scosse telluriche di quell’opera arrivarono ben oltre i confini napoletani. Il giovanotto che si permetteva di stravolgere,...

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