Cultura
Conan Doyle e Sherlock Holmes nel teatro della mente
Noir «Uno studio in nero» di José Carlos Somoza, per Alter Ego. L’incontro decisivo a Clarendon House tra un paziente misterioso e un sedicente medico. Una delle voci più originali del poliziesco iberico costruisce una trappola affascinante dove attirare i lettori che amano l’investigatore di Baker Street e il suo bizzarro creatore
Basil Rathbone, uno dei più celebri Sherlock Holmes della storia del cinema
Noir «Uno studio in nero» di José Carlos Somoza, per Alter Ego. L’incontro decisivo a Clarendon House tra un paziente misterioso e un sedicente medico. Una delle voci più originali del poliziesco iberico costruisce una trappola affascinante dove attirare i lettori che amano l’investigatore di Baker Street e il suo bizzarro creatore
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 29 aprile 2021
Da buono scozzese, ma nelle sue vene scorreva anche sangue irlandese per parte di madre, al pari degli antenati Celti sir Arthur Conan Doyle non deve aver mai dubitato che quella che separa il mondo dei vivi dai quello dei defunti sia una porta girevole. Convinto assertore delle tesi dello spiritismo, ancor prima di aver terminato il ciclo delle indagini del suo celebre detective aveva dato alle stampe all’inizio degli anni Venti del Novecento un trattato sulle Apparizioni delle Fate. Del resto, se nelle storie di Sherlock Holmes razionalismo e metodo deduttivo portano la luce nei territori oscuri dominati dal...