Internazionale

Condannato a morte, salvato dalla madre della vittima

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Iran L’episodio rilancia l’attenzione sul caso Reyhaneh Jabbari, 26enne condannata a morte per l’omicidio, sette anni fa, di un funzionario del ministero dell’Intelligence che aveva tentato di violentarla

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 18 aprile 2014
Nel Mazandaran, regione settentrionale che si affaccia sul mar Caspio, un iraniano condannato a morte è stato risparmiato quando era già tutto pronto per l’esecuzione pubblica. L’Iran Human Rights, ong che si batte contro la pena di morte, ha raccontato i particolari del perdono, concesso al 24enne, Balal Abdullah, in procinto di scontare la condanna per l’omicidio, avvenuto durante una lite in strada, sette anni fa, di Abdollah Hosseinzadeh. Sarebbe spettato ai familiari della vittima togliere la sedia per procedere con l’impiccagione, ma la madre della vittima si è accontentata di schiaffeggiare il condannato comunicando il suo perdono. È stato...

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