Internazionale
Condivisione dei saperi e approccio collettivo al rischio coronavirus, l’Africa ci prova
Tradizione e innovazione Le strategie dell'Unione africana per far fronte a un'eventuale emergenza e l'irruzione del tema dell'epidemia al Congresso mondiale della ricerca scientifica in corso in Etiopia
Di fronte alla clinica di Algeri in cui sono stati sottoposti al test tutti coloro che sono entrati i contatto con il cittadino italiano risultato positivo – Ap
Tradizione e innovazione Le strategie dell'Unione africana per far fronte a un'eventuale emergenza e l'irruzione del tema dell'epidemia al Congresso mondiale della ricerca scientifica in corso in Etiopia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 febbraio 2020
Andrea Spinelli BarrileADDIS ABEBA
Il secondo caso di Coronavirus in Africa, riscontrato in un dipendente italiano dell’Eni in Algeria, non è ancora chiaro se sia solo la punta di un iceberg o un caso isolato. Ma, contrariamente all’Europa, l’Africa sembra voler approcciarsi collettivamente al problema. IL 24 FEBBRAIO ad Addis Abeba la Commissione dell’Unione africana (Ua) ha deciso di rafforzare i partenariati interni e il coordinamento sanitario in tutto il continente. L’obiettivo, secondo il presidente della Commissione Moussa Faki Mahamat, non è tanto intervenire quanto «proteggere il nostro continente». Che, nel momento in cui scriviamo, conta solo due casi accertati e 26 sospettati, risultati...