visegrad e oltre
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Condizioni detentive “critiche” in Ungheria. C’è da riportare a casa Ilaria Salis

Visegrad e oltre La rubrica settimanale sui sovranisimi dell'est Europa. A cura di Massimo Congiu
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 12 gennaio 2024
La situazione in cui si trova Ilaria Salis, detenuta a Budapest da febbraio dell’anno scorso in quanto imputata per aggressione a due neonazisti, fotografa una realtà drammatica: quella delle carceri ungheresi. In una lettera scritta al suo avvocato Eugenio Losco, menzionata dall’articolo di Mario Di Vito su il manifesto del 11 gennaio, Ilaria racconta condizioni igieniche spaventose che comprendono la presenza di cimici, topi e scarafaggi, «una dotazione mensile di 100 milligrammi di sapone, quattro pacchi di carta igienica e un ciuffo di cotone per il ciclo mestruale». L’elenco degli orrori aumenta con il riferimento a trasferimenti in catene, un’ora...

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