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Conetta, in riva all’Adige per Sandrine. E il caso arriva a Strasburgo

Conetta, in riva all’Adige per Sandrine. E il caso arriva a Strasburgo

In centinaia domenica nonostante il gelo sull’argine di Rottanova, frazione di Cavarzere. Lanterne cinesi, fiori di campo, testimonianze e dolorose scuse in riva all’Adige: nel nome di Sandrine Bakayoko, la […]

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 17 gennaio 2017
Ernesto MilanesiCONETTA (VENEZIA)
In centinaia domenica nonostante il gelo sull’argine di Rottanova, frazione di Cavarzere. Lanterne cinesi, fiori di campo, testimonianze e dolorose scuse in riva all’Adige: nel nome di Sandrine Bakayoko, la 25enne ivoriana stroncata il 2 gennaio nel bagno del “campo” che ospita oltre un migliaio di migranti all’ex base Silvestri di Conetta. In mezzo alla piccola folla anche Mohammed, il compagno della ragazza che dopo il ricordo pubblico (organizzato da «Bassa padovana accoglie») verrà finalmente tumulata, grazie alla disponibilità di Davide Gianella, sindaco di Piove di Sacco, che ha firmato la deroga al regolamento comunale. Intanto il “caso Cona” approda...

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