Internazionale
Confinati dall’Europa
Storie Lungo la rotta balcanica le presenze sono in calo ma l’accoglienza dei profughi asiatici in Bosnia resta inesistente e i respingimenti dalla frontiera croata non hanno tregua. È l’altra faccia dell’Ue
Nel campo di accoglienza di Lipa, Bosnia – Ap
Storie Lungo la rotta balcanica le presenze sono in calo ma l’accoglienza dei profughi asiatici in Bosnia resta inesistente e i respingimenti dalla frontiera croata non hanno tregua. È l’altra faccia dell’Ue
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 aprile 2022
Sara MarilungoBIHA
Sahir Ali è un ragazzo pakistano di 27 anni, vive da circa un anno in una casa abbandonata nella jungle di Biha, il più grande insediamento informale della città, o almeno in quelle quattro mura che avrebbero dovuto essere una casa. Non ci sono porte o finestre, non c’è acqua, riscaldamento, elettricità o servizi igienici, ma almeno ci sono un tetto e delle mura, materassi a terra e tende per dormire. Ali è una delle migliaia di persone in movimento, che hanno attraversato la rotta balcanica per ritrovarsi bloccati in Bosnia Erzegovina, nel cantone di Una Sana, a pochi chilometro...