Confindustria, Bonomi soffia sul fuoco dello scontro sui contratti
Il caso Alla presentazione del rapporto del centro studi di Confindustria sulla crisi economica ieri Carlo Bonomi è tornato ad attaccare i sindacati dopo la rottura sul rinnovo contrattuale dei metalmeccanici e l’indizione dello sciopero il 5 novembre. Per Bonomi non rispetterebbero le «regole» stabilite dal «Patto per la fabbrica» che vincola, tra l’altro, l’aumento dei salari all’inflazione. Ad avviso di Viale dell’Astronomia i sindacati «puntano solo ad un aumento del salario come variabile indipendente rinunciando al welfare e la previdenza». Invece hanno rifiutato una proposta di aumento «inaccettabile», non hanno escluso il Welfare e hanno posto il problema di un periodo di incertezza, cassa integrazione e licenziamenti in un’economia deflazionistica
Il caso Alla presentazione del rapporto del centro studi di Confindustria sulla crisi economica ieri Carlo Bonomi è tornato ad attaccare i sindacati dopo la rottura sul rinnovo contrattuale dei metalmeccanici e l’indizione dello sciopero il 5 novembre. Per Bonomi non rispetterebbero le «regole» stabilite dal «Patto per la fabbrica» che vincola, tra l’altro, l’aumento dei salari all’inflazione. Ad avviso di Viale dell’Astronomia i sindacati «puntano solo ad un aumento del salario come variabile indipendente rinunciando al welfare e la previdenza». Invece hanno rifiutato una proposta di aumento «inaccettabile», non hanno escluso il Welfare e hanno posto il problema di un periodo di incertezza, cassa integrazione e licenziamenti in un’economia deflazionistica