Lavoro

Confindustria, Bonomi soffia sul fuoco dello scontro sui contratti

Confindustria, Bonomi soffia sul fuoco dello scontro sui contrattiIl presidente di Confindustria Carlo Bonomi – Ansa

Il caso Alla presentazione del rapporto del centro studi di Confindustria sulla crisi economica ieri Carlo Bonomi è tornato ad attaccare i sindacati dopo la rottura sul rinnovo contrattuale dei metalmeccanici e l’indizione dello sciopero il 5 novembre. Per Bonomi non rispetterebbero le «regole» stabilite dal «Patto per la fabbrica» che vincola, tra l’altro, l’aumento dei salari all’inflazione. Ad avviso di Viale dell’Astronomia i sindacati «puntano solo ad un aumento del salario come variabile indipendente rinunciando al welfare e la previdenza». Invece hanno rifiutato una proposta di aumento «inaccettabile», non hanno escluso il Welfare e hanno posto il problema di un periodo di incertezza, cassa integrazione e licenziamenti in un’economia deflazionistica

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 11 ottobre 2020
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha colto ieri l’occasione della presentazione del rapporto del centro studi della sua organizzazione sulla crisi economica per attaccare di nuovo i sindacati sulla contrattazione e ribadire al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri seduto accanto quella che dev’essere a suo parere la centralità nella pandemia del Covid: contenimento dei salari contrapposti al welfare, priorità all’«industria» che sarebbe il «locomotore» di una «ripresa» occultando il ruolo dei lavoratori senza i quali quel locomotore resterebbe fermo. Considerati i dati della crisi economica (meno 410 mila occupati nel 2020, meno 230 mila nel 202, con un crollo del...

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