«Civil War» di Josh Kline
Cultura
Conflitti dal transitorio potere costituente
TEMPI PRESENTI «Guerra civile e ordine politico» di Alessandro Colombo, per Laterza. Incerti gli esiti e sempre più labile il confine tra «interno» e «esterno», come per le interminabili battaglie africane. Si tratta di una dinamica di scomposizione dei territori che non riguarda solo i contesti di crisi, bensì l’insieme delle attuali spazialità politiche, sociali ed economiche
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 maggio 2021
I greci chiamavano la guerra polemos, che per Eraclito era padre di tutto. Ma utilizzavano anche un altro termine, stasis, quando il conflitto avveniva all’interno della polis, spezzando l’unità della comunità politica. Platone, tuttavia, invitava a riformulare la partizione, riservando il polemos alle guerre che coinvolgevano i barbari, mentre le lotte fra polis avrebbero dovuto essere considerate sul registro della stasis, procedendo da una frattura interna alla comune grecità. La specificità della guerra civile è a prima vista chiara. Tuttavia, come mostra l’esempio greco, a fare problema è la perimetrazione delle unità politiche, la demarcazione fra interno ed esterno che...