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Conflitto contro piattaforme, c’è un mondo là fuori
Il ban di Trump L’evoluzione delle leggi - come tante altre cose - fotografa di volta in volta i rapporti di forza in corso. Per questo occorre un bilancio per capire come la nostra parte politica può affrontare il problema, perché è palese che non esiste un modo neutro
Un supporter di Trump – Ap
Il ban di Trump L’evoluzione delle leggi - come tante altre cose - fotografa di volta in volta i rapporti di forza in corso. Per questo occorre un bilancio per capire come la nostra parte politica può affrontare il problema, perché è palese che non esiste un modo neutro
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 13 gennaio 2021
Il blocco da parte delle piattaforme dell’account di Trump ha scatenato un dibattito che si è riverberato anche in Italia. Ma come spesso accade su questi temi, la natura squisitamente politica del discorso è venuta meno. Partiamo dall’allarme per la «censura». Nel corso di questi anni abbiamo più volte denunciato il blocco di account, come quello dei curdi; la policy dei social blocca il Pkk in quanto «gruppo terroristico». È giusto? No. Questo metro di giudizio, «curdi sbagliato», «Trump giusto» (chi scrive ritiene che al presidente uscente fosse già stato concesso troppo tempo sulle piattaforme, rispetto all’ordinaria amministrazione di profili...