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Congresso virtuale e segretario eletto dal popolo

Primarie Il Pd è ormai un partito “in franchising”. I leader nazionali contrattano il sostegno dei leader periferici, in cambio del pieno controllo delle “filiali” locali. In queste condizioni, quanti saranno gli elettori alle primarie sinceramente motivati dal sostegno ad un candidato, e quanti quelli che invece saranno mobilitati da un capo-cordata?

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 23 novembre 2018
Il Pd ha avviato le procedure per l’elezione del segretario (non chiamiamolo congresso). Candidati non particolarmente innovativi e non si va oltre un repertorio di luoghi comuni. In assenza di idee forti, e di una vera discussione politica, l’osservatore non può che concentrarsi su alcuni dettagli, rivelatori dello stato e delle condizioni in cui si trova il partito. Il primo: ritorna lo sciagurato mantra del “vincitore la sera delle elezioni”. Minniti considera una iattura l’eventualità che dal voto ai gazebo non esca subito un candidato eletto con oltre il 51% dei voti . Ricordiamo che l’Assemblea Nazionale, cui spetterebbe decidere,...

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