Alias Domenica
Connettere culture, gli orizzonti di un maestro amico: Marcel Detienne
Ritratto-ricordo del grande antropologo scomparso Da noi Detienne arrivò negli anni ’70, con Vernant e la «Scuola di Parigi»: ci spiazzò quel suo modo di studiare l’antica Grecia costruendo reti di miti e rituali... Più di recente ci ha dato una lezione di comparativismo nuovo
Luigi Garzi, Nascita di Adone e trasformazione di Mirra, 1666 ca.
Ritratto-ricordo del grande antropologo scomparso Da noi Detienne arrivò negli anni ’70, con Vernant e la «Scuola di Parigi»: ci spiazzò quel suo modo di studiare l’antica Grecia costruendo reti di miti e rituali... Più di recente ci ha dato una lezione di comparativismo nuovo
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 31 marzo 2019
Ho davanti agli occhi la sua foto. Un uomo alto, elegante, circondato da un gruppo di giovani: Marcel Detienne a Siena una ventina di anni fa, il sorriso ironico e intelligente, gli occhiali dalla montatura invisibile. I miei studenti lo adoravano e avevano ragione. Tutti abbiamo imparato da lui e continueremo a farlo perché, pur se ci ha lasciato, sugli scaffali di innumeri biblioteche, pubbliche e private, restano i suoi libri. Che sono tanti e tutti diversamente importanti. Quando lo conobbi, nei primi anni ottanta, la sua fama era già grande. In Italia i detrattori erano ovviamente in numero proporzionato...