Cultura
Conquistati e conquistatori, dialettica delle contaminazioni
«Abbiamo ancora bisogno della storia?» di Serge Gruzinski, per Raffaello Cortina. La nascita di una nuova coscienza è anche il frutto dell’ibridazione, dal XVI secolo in poi Nello spazio globale, quello contrassegnato dal perenne schiacciamento su una sorta di eterno presente, c’è ancora una funzione collettiva per la storia o non rischia di passare l’idea di una […]
«Abbiamo ancora bisogno della storia?» di Serge Gruzinski, per Raffaello Cortina. La nascita di una nuova coscienza è anche il frutto dell’ibridazione, dal XVI secolo in poi Nello spazio globale, quello contrassegnato dal perenne schiacciamento su una sorta di eterno presente, c’è ancora una funzione collettiva per la storia o non rischia di passare l’idea di una […]
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 ottobre 2016
Nello spazio globale, quello contrassegnato dal perenne schiacciamento su una sorta di eterno presente, c’è ancora una funzione collettiva per la storia o non rischia di passare l’idea di una storia «a propria misura», come le costruzioni con i mattoncini del Lego? Il proliferare delle memorie, sia individuali che collettive, tanto più potenti in quanto declinate in chiave rigorosamente vittimistica, rischiano di sbarrare il passo ai diritti di cittadinanza inclusivi, rivolti a tutti. Ovvero, li sostituiscono con la richiesta di una compensazione per ciò che sarebbe stato sottratto ingiustamente o per le violazioni subite, il cui ricordo costituirebbe il nocciolo...