Politica
Consip, un diluvio sul Noe
A Roma si passano al setaccio gli atti firmati dall’ufficiale accusato di aver falsificato i verbali delle intercettazioni. Ma a Napoli, da dove è partita l'inchiesta che ha al centro l'imprenditore Romeno, non viene sostituito il nucleo dei carabinieri. Del resto a coinvolgere il padre di Renzi è stata un'altra fonte, un deputato Pd della corrente di Napolitano
Tiziano Renzi – Ansa
A Roma si passano al setaccio gli atti firmati dall’ufficiale accusato di aver falsificato i verbali delle intercettazioni. Ma a Napoli, da dove è partita l'inchiesta che ha al centro l'imprenditore Romeno, non viene sostituito il nucleo dei carabinieri. Del resto a coinvolgere il padre di Renzi è stata un'altra fonte, un deputato Pd della corrente di Napolitano
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 aprile 2017
Adriana PolliceNAPOLI
La procura di Roma sta passando al setaccio gli atti dell’inchiesta Consip. In particolare, sotto la lente di ingrandimento è finita l’informativa del Noe curata dal capitano Giampaolo Scafarto, indagato per falso ideologico e materiale. Secondo i pm sarebbe l’autore di almeno due depistaggi creati con dolo. La prima contestazione riguarda la frase «Renzi, l’ultima volta che l’ho incontrato» attribuita da Scafarto all’imprenditore Alfredo Romeo (in carcere con l’accusa di corruzione): secondo il capitano del Noe era la prova dei rapporti tra l’imprenditore casertano e Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, ma nei brogliacci delle intercettazioni si legge che a parlare...