Politica
Consulta e Csm, l’altra faccia del patto
Nomine Pd e Forza Italia cercano un’intesa che faciliti le riforme. Tra una settimana i nuovi scrutini. Napolitano pressa il parlamento: i partiti si concentrino, le scelte (8 consiglieri e 2 giudici) non possono più essere rinviate
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Nomine Pd e Forza Italia cercano un’intesa che faciliti le riforme. Tra una settimana i nuovi scrutini. Napolitano pressa il parlamento: i partiti si concentrino, le scelte (8 consiglieri e 2 giudici) non possono più essere rinviate
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 3 settembre 2014
Andrea FabozziROMA
Cinquecentosettanta voti: tanti ne servono al parlamento in seduta comune per eleggere i due giudici costituzionali che non riesce ad eleggere da tre mesi. Gli stessi voti, anzi meno visto che il quorum dei 3/5 in questo caso è calcolato sui votanti, servono per scegliere gli otto componenti «laici» del nuovo Consiglio superiore della magistratura; quello nuovo è rimasto in carica proprio in conseguenza del ritardo delle camere ed è la prima volta che succede nella storia della Repubblica. Paradossi delle larghe intese: Pd centristi e Forza Italia riescono ad accordarsi su quasi tutto, dalle riforme costituzionali a quelle sulla...