Politica
Conte a Siri: «Dimettiti». Notte gelida a palazzo Chigi
Gioverno Il leghista si affida al capo. Di Maio vuole le dimissioni subito, Salvini scuro e indeciso. A tarda sera si riunisce il consiglio dei ministri. Sul tavolo anche il rebus delle nomine a Bankitalia
Conte, Salvini, Di Maio e Moavero a Tunisi – LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili
Gioverno Il leghista si affida al capo. Di Maio vuole le dimissioni subito, Salvini scuro e indeciso. A tarda sera si riunisce il consiglio dei ministri. Sul tavolo anche il rebus delle nomine a Bankitalia
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 1 maggio 2019
Il caso va chiuso. Luigi Di Maio arriva a palazzo Chigi, per la riunione del consiglio dei ministri, convinto che non si possa aspettare oltre per definire la posizione del sottosegretario leghista Armando Siri. Il premier Giuseppe Conte aveva fatto la sua mossa nella notte tra lunedì e martedì. Una richiesta amara ma ricoperta di zucchero rivolta direttamente a Siri dopo il colloquio a lungo atteso tra i due: «Fai un passo di lato. Dimettiti con il mio impegno a reintegrarti immediatamente se non sarai rinviato a giudizio». Siri non risponde. Non accetta. Non rifiuta. Delega al capo, a Matteo...