Cultura
Contraddizioni per immagini
Intervista Un incontro a Venezia con Ferdinando Scianna, in occasione delle mostre «René Burri. Utopia» e «Ferdinando Scianna. Il Ghetto di Venezia 500 anni dopo» alla Casa dei Tre Oci di Venezia (fino all’8 gennaio 2016), parlando di fotografia, architettura e cucina
Intervista Un incontro a Venezia con Ferdinando Scianna, in occasione delle mostre «René Burri. Utopia» e «Ferdinando Scianna. Il Ghetto di Venezia 500 anni dopo» alla Casa dei Tre Oci di Venezia (fino all’8 gennaio 2016), parlando di fotografia, architettura e cucina
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 2 settembre 2016
Un «fracassone» siciliano, come si definisce Ferdinando Scianna (per molti anche Fernando o Fernandino, come lo chiamava la mamma da bambino) e uno svizzero debordante (citando la stessa fonte), René Burri (Zurigo 1933-2014). Due fotografi che hanno creduto nella «ricerca dell’immagine eroica definitiva» inventata da Henri Cartier-Bresson e diventata quasi un mantra per loro, come per gli altri membri della Magnum. A riconoscere questa sorta di condizionamento bressoniano è lo stesso Scianna in occasione dell’apertura delle mostre René Burri. Utopia (a cura di Michael Koetzle) e Ferdinando Scianna. Il Ghetto di Venezia 500 anni dopo (a cura di Denis Curti)...