Lavoro
“Contratto alla Squinzi? No, modello Landini”
Intervista Il segretario delle tute blu Cgil: «Noi proponiamo rinnovi ogni anno, come avviene in Germania». Gli aumenti non possono diventare una variabile pura: non solo inflazione, ma anche andamento del settore e del Pil. Le imprese investano e chiudano le vertenze già aperte, «altrimenti il Paese non può mai ripartire»
Il segretario generale della Fiom Maurizio Landini
Intervista Il segretario delle tute blu Cgil: «Noi proponiamo rinnovi ogni anno, come avviene in Germania». Gli aumenti non possono diventare una variabile pura: non solo inflazione, ma anche andamento del settore e del Pil. Le imprese investano e chiudano le vertenze già aperte, «altrimenti il Paese non può mai ripartire»
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 13 settembre 2015
No, il nuovo modello contrattuale che ha in mente il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a Maurizio Landini non piace proprio. «Di fatto – ci spiega il segretario generale della Fiom Cgil – riduce il ruolo del contratto nazionale e sottrae autonomia a quello aziendale». Troppo spazio alla variabile della produttività, insomma, che soprattutto, per stessa ammissione di Squinzi, è verificabile solo a posteriori. Le tute blu Cgil però non dicono solo “no”: hanno in mente un contratto alternativo, e Landini lo descrive in questa intervista. Squinzi propone uno scambio tra maggiore salario e più flessibilità nelle mansioni, legando gli...