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Contratto di destra, altro che coperture
Il «contratto per il governo del cambiamento» tra Lega e M5S ci conferma un antico sospetto: quando si parte con lo slogan né di destra né di sinistra si approda […]
Il «contratto per il governo del cambiamento» tra Lega e M5S ci conferma un antico sospetto: quando si parte con lo slogan né di destra né di sinistra si approda […]
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 maggio 2018
Il «contratto per il governo del cambiamento» tra Lega e M5S ci conferma un antico sospetto: quando si parte con lo slogan né di destra né di sinistra si approda alla fine a destra. Sta succedendo a Macron in Francia, accade ora in Italia. E non dobbiamo preoccuparci solo delle coperture. Nel «contratto» c’è una pesante stretta macro e micro-securitaria dai migranti all’autodifesa, la flat tax e, persino come priorità, un regionalismo differenziato che in un paese già strutturalmente diviso meriterebbe quanto meno cautela. Sono i temi cari alla Lega. Invece, manca il Sud, e solo l’ultima versione mette ipocritamente...