Lavoro

Contro il coronavirus «estendere il reddito di cittadinanza a precari e freelance»

Contro il coronavirus «estendere il reddito di cittadinanza a precari e freelance»

La proposta In attesa del decreto annunciato dal governo a tutela dei lavoratori sta circolando in rete l'appello "La cultura non viene (mai) dopo" con un'idea strutturale che serve anche ad affrontare l'emergenza oggi: "Per tutelare precari e freelance si può modificare subito una misura che continua a escludere troppe figure, rendendo più ampio l’accesso alla domanda e dunque aumentando i beneficiari". Il sindacato Adl Cobas: "In ogni caso è necessario da subito un "reddito di quarantena" per tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali previsti per il lavoro dipendente". Giovedì 12 marzo assemblea telematica sulla piattaforma Adobe Connect

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 marzo 2020
Devono restare a casa per rallentare il contagio da coronavirus ma non hanno un reddito che gli permette di sopravvivere. In questa situazione si trovano i lavoratori autonomi e freelance, chi è sospeso nella zona grigia tra lavoro subordinato e autonomo, tra la partita Iva e l’impresa personale nell’editoria, gli intermittenti dello spettacolo, le guide turistiche, i consulenti, i traduttori, formatori, consulenti, interpreti, grafici, educatori e anche i riders. Nella maggioranza dei casi questi lavoratori non hanno un contratto e per questo, già in tempi ordinari, non possono accedere agli ammortizzatori sociali previsti per il lavoro dipendente. In tempi straordinari,...

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