Alias Domenica
Contro la crisi dei musei il modello Pamuk
Radiografia di un'istituzione "in bilico" L’emergenza Covid ha messo a nudo le distorsioni di un’idea di museo basata sullo «sbigliettamento»: creare condizioni per un rapporto più disteso e colloquiale, senza dimenticare il web
"La zattera della Medusa" di Théodore Gericault nella fotografia di Thomas Struth "Louvre 4", Parigi 1989, tratta da "Museum photographs"
Radiografia di un'istituzione "in bilico" L’emergenza Covid ha messo a nudo le distorsioni di un’idea di museo basata sullo «sbigliettamento»: creare condizioni per un rapporto più disteso e colloquiale, senza dimenticare il web
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 31 maggio 2020
«Il futuro dei musei è nelle nostre case». È questa la profezia con cui Orhan Pamuk concludeva appena qualche anno fa il suo Modesto manifesto per i musei, una proposta in realtà per nulla modesta di ripensamento del ruolo e delle funzioni dell’istituzione. Certo, l’autore del Museo dell’innocenza, un romanzo e una piccola casa-collezione quasi nascosta fra i vicoli del quartiere di Cukurcuma a Istanbul, non poteva immaginare che negli ultimi mesi davvero il museo sarebbe entrato nelle nostre case, provando a occupare i nostri schermi quotidiani e il nostro tempo, improvvisamente sregolato, di immagini, racconti, consigli e richieste, laboratori-giochi...