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Contro la secessione, il ruolo anomalo, ma cruciale, del sindacato

Oggi la manifestazione Una risposta concreta, collettiva, partecipata, che ripropone lo spirito dei tempi in cui appunto si era capaci di vincere

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 giugno 2019
«Andavano col treno giù nel meridione/ per fare una grande manifestazione». Così la ballata di Giovanna Marini raccontava I treni per Reggio Calabria, come ha ricordato Tonino Perna su questo giornale. Dal “ventidue d’ottobre del settantadue” sono passati 46 anni e sette mesi, e siamo di nuovo lì: ancora Reggio Calabria, ancora i lavoratori e il loro sindacato, ancora un’Italia che vorrebbero dividere e che bisogna unire. E ancora i nemici di allora: i fascisti del “boia chi molla” che tentarono con le bombe di fermare la marea operaia che scendeva lungo lo stivale e oggi rialzano la testa sotto...

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