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Contro le passioni tristi, le sardine urtano il populismo
Fuori dalle scatole Le piazze piene di una presenza altra e oppositiva compromettono la rappresentazione e l'autorappresentazione del cosiddetto populismo, fattori non certo secondari della sua forza politica. Il quale reagisce con lo strumento che gli è più caro; le teorie del complotto
Fuori dalle scatole Le piazze piene di una presenza altra e oppositiva compromettono la rappresentazione e l'autorappresentazione del cosiddetto populismo, fattori non certo secondari della sua forza politica. Il quale reagisce con lo strumento che gli è più caro; le teorie del complotto
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 novembre 2019
Nel cercare di comprendere la natura dei movimenti, la loro direzione di marcia, il posto che occupano nella sfera politica si rischia sempre di essere prematuri o inattuali. Del resto ogni movimento sociale è attraversato da flussi emotivi e bisogni profondi in buona misura inconoscibili. Perfino per quanti vi sono interamente immersi l’insorgenza di un movimento ha qualcosa di miracoloso: una rottura imprevedibile e stupefacente dello scorrere ordinario del tempo sociale. Ciò vale a maggior ragione nelle fasi aurorali come quella che la mobilitazione delle “sardine” sta oggi attraversando. Così, rinunciando preventivamente a stabilire chi siano e verso quali sponde...