Internazionale
Contro poveri e senza terra Bolsonaro torna al ’68: l’AI-5 è già realtà
Brasile Il governo sta pensando di riproporre l'atto che 51 anni fa istituzionalizzò la repressione e propone la legittima difesa per i poliziotti che si macchiano di crimini e abusi durante gli sgomberi
La protesta dei residenti della favela di Paraisopolis a Sao Paulo – Ap
Brasile Il governo sta pensando di riproporre l'atto che 51 anni fa istituzionalizzò la repressione e propone la legittima difesa per i poliziotti che si macchiano di crimini e abusi durante gli sgomberi
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 6 dicembre 2019
Spaventato dalle rivolte popolari registrate in diversi paesi dell’America latina, il governo di Jair Bolsonaro si sta attrezzando nel migliore dei modi per impedire che il contagio arrivi in Brasile. E che ciò sia destinato a tradursi in un’ulteriore deriva autoritaria, lo indica assai bene l’evocazione di un nuovo AI-5: l’Atto istituzionale, promulgato nel dicembre del 1968 dal generale Artur da Costa e Silva, che ha dato avvio alla fase più brutale della dittatura attraverso la chiusura del Congresso, l’istituzionalizzazione della repressione e della tortura, la censura dei mezzi di comunicazione, la sospensione dei diritti politici degli oppositori. Era stato...