Internazionale

Contrordine: «Italiani, via dalla Libia»

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Coas libico Verso la chiusura anche l’ambasciata. Il ministro degli Esteri Gentiloni: «Pronti a combattere». Il paese è fuori controllo. Dopo Derna, gli islamisti radicali affiliati allo Stato islamico conquistano Sirte

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 14 febbraio 2015
Il giorno dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi sull’urgenza di un nuovo intervento in Libia, l’ambasciata italiana, una delle ultime rappresentanze diplomatiche rimaste aperte a Tripoli, ha chiesto agli italiani di lasciare il paese. E nella serata di ieri non veniva esclusa l’opportunità di chiudere l’ambasciata stessa. Duro il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: «Per ora sosteniamo il tentativo di mediazione tra le diverse forze in Libia da parte dell’Onu , ma se fallisse siamo pronti a combattere, in un quadro di legalità internazionale». Amarcord: un miliziano anti-gheddafi a Sirte nel 2011 In virtù dell’accordo siglato nel 2008 tra il...

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