Cultura
Conversario luminoso sul silenzio del tempo
Narrativa «La memoria delle piante» di Velio Abati, edito da Manni. L’autore immagina che uno scavo archeologico della realtà travolga la stanca routine
Jean-François Millet, «Le spigolatrici», 1857
Narrativa «La memoria delle piante» di Velio Abati, edito da Manni. L’autore immagina che uno scavo archeologico della realtà travolga la stanca routine
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 15 febbraio 2024
Passato, presente, futuro. Nella sua declinazione il tempo che attraversiamo e che ci attraversa con la non misurabile nostra speranza è così malamente racchiuso nei calendari mentali che va stravolto per dare nuovo senso. Con questa intenzione e intuizione poetica il romanzo di Velio Abati, La memoria delle piante (Manni editori, pp. 106, euro 15) rompe scientemente questo codice e si propone come un «conversario» interiore, insieme doloroso, luminoso e necessario, sull’ordine del tempo presente, e soprattutto sui protagonisti nascosti del suo percorso apparentemente caotico e ripetitivo. S’INTERROGA infatti l’autore: «Perché non cessa la ventola sul pozzo il lamento, soffocato...