Italia
Conversazioni al di sotto della legge
Democrazia e polizia Nel 1981 la polizia si spogliava del suo status militare. Un libro indaga il tradimento di quel cambiamento epocale e racconta dall’interno una stituzione poco democratica, dove il reclutamento avviene dall’esercito. Ma guerra e piazza non sono la stessa cosa. Ha vinto un apparato chiuso a riccio e lontano dalla società
Democrazia e polizia Nel 1981 la polizia si spogliava del suo status militare. Un libro indaga il tradimento di quel cambiamento epocale e racconta dall’interno una stituzione poco democratica, dove il reclutamento avviene dall’esercito. Ma guerra e piazza non sono la stessa cosa. Ha vinto un apparato chiuso a riccio e lontano dalla società
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 7 maggio 2015
Non tutti gli anni Settanta si sono chiusi il 14 ottobre del 1980 con la marcia dei quarantamila colletti bianchi a Torino. Per chi era rimasto indietro c’era ancora uno spicchio di decennio per la conquista di diritti prima negati. Il primo aprile del 1981 fu approvata con la legge 121 l’agognata riforma di polizia e così il nuovo ordinamento dell’amministrazione della pubblica sicurezza, che entrò in vigore il 25 aprile successivo. Nonostante un risultato comunque di compromesso, segnò un passaggio d’epoca. Gli agenti si spogliarono dello status militare e vestirono quello civile. «Un cambiamento culturale, il poliziotto diventò soggetto...