Visioni
Coppi, mai una vittoria a mani alzate
I cento anni della nascita di Fausto Coppi, 15 settembre 1919 «Anche quando vinceva, arrivando da solo, lo vedevamo sdraiato sull’erba del prato sofferente per la fatica, sembrava un cervo moribondo»
Coppi in fuga – archivio casa Coppi
I cento anni della nascita di Fausto Coppi, 15 settembre 1919 «Anche quando vinceva, arrivando da solo, lo vedevamo sdraiato sull’erba del prato sofferente per la fatica, sembrava un cervo moribondo»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 maggio 2019
È il 1940, Fausto ha appena vinto il suo primo Giro d’Italia. Il 29 agosto, mentre pedala sulle strade intorno a Castellania, viene fermato da una giovanissima tifosa che gli chiede un autografo. Lei si chiama Bruna Ciampolini, di Sestri Ponente, ospite degli zii di Villavernia. Amore a prima vista. I due si incontrano varie volte a Varazze e Genova, dove quell’anno Fausto ha scelto di allenarsi, e anche quando, pur arruolato nel 38° Battaglione Fanteria a Tortona, usufruisce di varie licenze sportive. Dopo le nozze a Sestri, il 22 dicembre 1945, Coppi accetta di andare a vivere in casa...