Internazionale
Coreografie della disobbedienza americana
Stati uniti Non si placano le proteste per gli omicidi «razziali» e impuniti della polizia. Scontri a Berkeley e Oakland. A New York happening curati nei minimi dettagli che creano disagi senza ricorrere alla violenza. Il sindaco De Blasio: «Il problema esiste ed è nazionale»
"La bandiera non è abbastanza larga per coprire la vergogna dell'assassinio di gente innocente" – Reuters
Stati uniti Non si placano le proteste per gli omicidi «razziali» e impuniti della polizia. Scontri a Berkeley e Oakland. A New York happening curati nei minimi dettagli che creano disagi senza ricorrere alla violenza. Il sindaco De Blasio: «Il problema esiste ed è nazionale»
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 9 dicembre 2014
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
Sono continuate durante il week end le proteste esplose in molte città d’America in seguito ai verdetti sugli omicidi di Michael Brown e Eric Garner. Ancora essenzialmente pacifiche a New York, dove il pubblico ministero di Brooklyn Kenneth Thompson ha annunciato venerdì la formazione di un gran jury che dovrà decidere se incriminare o meno il poliziotto che ha ucciso Akrai Gurley – un altro afroamericano abbattuto senza ragione nelle scale di casa sua, e seppellito prima del week end. Meno pacifiche a Berkeley e Oakland che, come Ferguson due settimane fa, hanno visto, per la seconda notte consecutiva, violenti...