Cultura
Cormac McCarthy, dall’elegia per un Eden perduto alla precipitazione negli abissi della psiche
La parabola narrativa Nel primo romanzo, la fine di un mondo arcaico, ancora custode di una purezza primigenia. Le storie raccontate hanno senso quando tessono legami tra gli uomini
Cormac McCarthy / foto Alamy
La parabola narrativa Nel primo romanzo, la fine di un mondo arcaico, ancora custode di una purezza primigenia. Le storie raccontate hanno senso quando tessono legami tra gli uomini
Pubblicato più di un anno faEdizione del 15 giugno 2023
Al termine di Stella Maris, romanzo che accompagna Il passeggero nel dittico con il quale Cormac McCarthy si è accomiatato dalla letteratura, la matematica Alicia Western dice: «prego di poter vedere la verità del mondo prima di morire». Un desiderio disperato, e una verità terribile. Nel libro precedente, infatti, il picaro John Sheddan – o meglio, il suo fantasma – definisce la verità del mondo come «una visione raccapricciante al punto da far impallidire le profezie del più funereo degli indovini». La percezione che l’essenza del creato sia fatta di morte e sofferenza accompagna da sempre la narrativa di McCarthy....