Internazionale

Coronavirus, siamo tutti sulla stessa barca della Cina

Coronavirus, siamo tutti sulla stessa barca della CinaPechino, 4 febbraio. Simboli di Capodanno sulla porta di un negozio chiuso – Ap

L'intervento L'ex ambasciatore italiano nella Repubblica popolare spiega perché è importante sostenere Pechino nel suo impegno senza precedenti contro l’epidemia. E come la diplomazia cinese potrebbe fare uno sforzo con Taiwan

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 5 febbraio 2020
Dopo un colpevole ritardo iniziale di un paio di settimane, dovuto a ragioni burocratiche ma soprattutto alla paura di riflessi negativi sull’economia (non è bastata evidentemente l’esperienza Sars nel 2002 per convincere del tutto il sistema cinese che fare da sé in tema di salute pubblica è un grave errore, poiché i virus non si fermano alle frontiere), la Cina ha cambiato completamente atteggiamento e agisce ora con massima apertura e senso di responsabilità anche nei confronti della comunità internazionale, come apertamente riconosciuto dalla maggioranza degli osservatori. SECONDO IL PORTAVOCE del Ministero degli Esteri cinese, alcune misure di prevenzione e...

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