Internazionale
Corpi che rivendicano diritti: in Libano le palestinesi si affidano allo shiatsu
Medio Oriente Nel campo profughi di Burj Shemali, prosegue con successo il progetto dell'associazione italiana Ulaia: per le donne palestinesi nuovi strumenti economici e di indipendenza, ma anche i mezzi per bypassare le carenze del sistema sanitario
Corso di shiatsu nel campo profughi di Burj Shemali – Sonia Grieco
Medio Oriente Nel campo profughi di Burj Shemali, prosegue con successo il progetto dell'associazione italiana Ulaia: per le donne palestinesi nuovi strumenti economici e di indipendenza, ma anche i mezzi per bypassare le carenze del sistema sanitario
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 28 dicembre 2017
Sonia GriecoTIRO (LIBANO)
Dopo tre anni di training, Salwa Ahmad al Hussein, 40 anni, è riuscita a ricavare uno studio per praticare lo shiatsu nella sua modesta casa nel campo palestinese di Burj Shemali, tre chilometri da Tiro, a sud del Libano. Adesso fa trattamenti shiatsu ad amiche e conoscenti del campo e così riesce a contribuire al reddito familiare. Era questo uno degli obiettivi del corso «Shiatsu al femminile» organizzato dall’associazione italiana Ulaia che da anni lavora nel campo e che ha coinvolto nel progetto, iniziato nel 2013 con la volontaria Pina Natale, l’Accademia Italiana Shiatsu-Do. Dal 2014 le formatrici dell’Accademia hanno tenuto...