Visioni

Corpi, identità e sopravvivenza

Corpi, identità e sopravvivenzaIl danzatore egiziano Mounir Saeed, sotto il tunisino Hamdi Dridi – foto di Andrea Nanni

Scena urbana Tra dialoghi interculturali e performance di giovani artisti arabi alla ventunesima edizione del festival felsineo

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 22 settembre 2017
«Se siete qui per la danza vi sbagliate», accoglie così il pubblico Bassam Abou Diab, giovane coreografo libanese, al suo spettacolo Under the Flesh, in programma nei giorni scorsi al festival Danza Urbana a Bologna. Bassam unisce danza contemporanea, narrazione e tanta ironia. «Il mio legame con le bombe è iniziato nel 1993 durante la guerra, ero piccolo quando ho incontrato la prima bomba. È stato tutto rapidissimo, il corpo ha fatto un movimento incosciente, si è arreso. L’onda d’urto mi ha fatto balzare via, mi sono ritrovato a terra. Così il pericolo era lontano e io ero vivo». Il...

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