Visioni
Corrispondenze tra fotogrammi e fantasmi
Letture Il «Dizionario del cinema immaginario» di Alberto Anile, una filologia del falso in cortocircuito col reale. L'autore raccoglie 390 titoli che esistono solo nei film, realizzando un'analisi metacinematografica tra mistero e fantasia
The Brown Bunny (2003) di Vincent Gallo
Letture Il «Dizionario del cinema immaginario» di Alberto Anile, una filologia del falso in cortocircuito col reale. L'autore raccoglie 390 titoli che esistono solo nei film, realizzando un'analisi metacinematografica tra mistero e fantasia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 giugno 2020
Il cinema che ripiega verso se stesso, come un eterno ritorno delle immagini, una risacca di forme, impulsi, spazi che si autoalimentano a partire da residui di luce brancolanti nel nulla; la necessità della loro esistenza (al di là dell’autore) da cui passa la possibilità di vedere, intravedere la realtà magmatica, infinita, impredicabile: insomma, il metacinema non è che l’essenza e l’aporia (al limite, l’aporia in quanto essenza) di ogni pratica (e teoria) cinematografica. Il cinema, nel suo obiettivo ultimo, non può che mostrare i presupposti, il farsi di ogni cinetica, le condizioni da cui poi si scrive, si filma...