Internazionale
Corte Suprema Usa: l’orientamento sessuale non è un motivo di licenziamento
Trump bocciato quattro volte La Corte Suprema ha votato per mantenere la legge sui diritti civili che protegge dalle discriminazioni i lavoratori Lgbtqi+ stabilendo che nessuna persona può essere licenziata per il proprio orientamento […]
Trump bocciato quattro volte La Corte Suprema ha votato per mantenere la legge sui diritti civili che protegge dalle discriminazioni i lavoratori Lgbtqi+ stabilendo che nessuna persona può essere licenziata per il proprio orientamento […]
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 giugno 2020
Marina CatucciNEW YORK
La Corte Suprema ha votato per mantenere la legge sui diritti civili che protegge dalle discriminazioni i lavoratori Lgbtqi+ stabilendo che nessuna persona può essere licenziata per il proprio orientamento sessuale, confermando dunque la validità della del 1964, secondo cui è illegale la discriminazione dei datori di lavoro basata sul genere. Il voto è stato preso con una maggioranza di 6 contro 3, con uno dei giudici scelti da Trump, Neil Gorsurch, che si è unito alla parte più liberal. «Un datore di lavoro che licenzia un individuo per essere omosessuale o transgender licenzia quella persona per tratti o azioni...