Europa
Cosa bolle sul confine con l’Irlanda del Nord
Brexit La reintroduzione di una frontiera crea tensioni, non solo economici e commerciali, ma anche storico-culturali attinenti all’equilibrio raggiunto nel Good Friday. Ad opporsi è anzitutto Dublino che, per bocca del premier Martin, ha parlato di «scelta divisiva e pericolosa»
La vecchia strada che va da Belfast a Dublino vicino al confine irlandese di Newry – Ap
Brexit La reintroduzione di una frontiera crea tensioni, non solo economici e commerciali, ma anche storico-culturali attinenti all’equilibrio raggiunto nel Good Friday. Ad opporsi è anzitutto Dublino che, per bocca del premier Martin, ha parlato di «scelta divisiva e pericolosa»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 5 dicembre 2020
Marco RuggieriEDIMBURGO
La questione del confine nordirlandese è forse il più complesso fra i molti problemi generati, e ancora irrisolti, dalla Brexit. Si tratta infatti dell’unico confine fisico fra uno stato dell’Ue – la Repubblica d’Irlanda – e il Regno Unito. Tutte le parti in causa sono concordi nel ritenere che tale confine non può che rimanere aperto e permeabile. E ciò non solo per ragioni di reciproca convenienza economica, ma nondimeno per motivi storico-culturali attinenti all’equilibrio raggiunto nel Good Friday del 1998 circa lo statuto dell’Irlanda del Nord, a seguito di una vera e propria guerra civile protrattasi per decenni. Tuttavia,...