Internazionale
Così Big Pharma vuole archiviare Mandela
Sudafrica Dagli Usa una campagna contro la riforma della proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci essenziali. 17 anni dopo il «Medicines Act» voluto da Madiba, riesplode la guerra tra leggi di mercato e diritto alla salute. Una iniziativa-spauracchio in vista del voto sudafricano. E c’è già chi parla di «genocidio»
Farmaci retrovirali in un ospedale del Gauteng – Reuters
Sudafrica Dagli Usa una campagna contro la riforma della proprietà intellettuale e l’accesso ai farmaci essenziali. 17 anni dopo il «Medicines Act» voluto da Madiba, riesplode la guerra tra leggi di mercato e diritto alla salute. Una iniziativa-spauracchio in vista del voto sudafricano. E c’è già chi parla di «genocidio»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 31 gennaio 2014
È la storia che si ripete. La tensione che ritorna, astiosa, tra diritto alla salute e regole del commercio. Nel tempo ha assunto i contorni di una guerra, e di una guerra senza tregua. Correva l’anno 2000 quando la comunità internazionale riunita a Ginevra nella sala del consiglio esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), la stessa in cui la scorsa settimana si è convocata una porzione non irrilevante di paesi, prendeva posizione a sostegno del Sudafrica di Nelson Mandela. Una brutta storia, allora. 139 case farmaceutiche si erano aggregate in un micidiale cartello per sfidare in tribunale il governo sudafricano...