Alias Domenica
Così disse Céline ai suoi manutengoli
Carteggi Oltre duecento «Lettere agli editori» scelte da Quodlibet tra quelle che l’autore del «Voyage» invia, fra il ’32 e il ’61: rigurgiti di odio verso quelli che considera «infami pescecani»
Carteggi Oltre duecento «Lettere agli editori» scelte da Quodlibet tra quelle che l’autore del «Voyage» invia, fra il ’32 e il ’61: rigurgiti di odio verso quelli che considera «infami pescecani»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 4 dicembre 2016
L’epistolario di Louis-Ferdinand Céline non è una didascalia né una integrazione dei romanzi ma ne è, viceversa, la traccia itinerante così come il banco di prova. Non è un caso che il suo maggiore studioso, Henri Godard, abbia nel 2009 curato per la Pléiade, in collaborazione con Jean-Paul Louis, il volume delle Lettres (1907-1961) che pur costituendone una scelta consta di qualcosa come duemila pagine. Esoso e sorprendente bilancio per un individuo bollato di tetraggine, di preconcetta ostilità agli umani e di inguaribile misantropia, il suo epistolario si profila come uno sfogatoio e, insieme, come una necessaria barra di appoggio,...