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Così la monografia etnografica di Tacito divenne un pretesto nazista

Così la monografia etnografica di Tacito divenne un pretesto nazistaCharles-François Delamarche, mappa della Germania ai tempi dell’Impero romano, 1832

Letteratura latina La Germania era una proposta «geopolitica» per l’imperatore Traiano. Momigliano la definì «uno dei cento libri più pericolosi al mondo»... Adesso Quodlibet pubblica una nuova edizione, che riflette sulle sue riletture ideologizzate

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 1 dicembre 2019
Non tutti i classici che ci sono giunti dall’antichità greco-latina hanno goduto del medesimo fatum. Alcuni sono rimasti intrinsecamente legati al momento della loro stesura, altri, al contrario, quasi per paradosso, hanno acquisito notorietà più per la loro fortuna in età moderna. È il caso della Germania di Tacito, uno dei pochissimi testi superstiti della letteratura etnografica che, con una certa abbondanza, avevano coltivato tanto i greci quanto i romani. Gli antichi, curiosi e affascinati dagli altri popoli (ma pronti a costruire anche barriere identitarie molto solide verso la dimensione dell’«altro»), non mancavano di inserire, oltre che in specifiche monografie...

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